“Nel lontano ventitré | nel Molise ho messo pié”: è questo il distico di abbrivio alla Jacstory, l’autobiografia in due tavole di Benito Jacovitti.
Quest’anno ricorre il centenario dalla nascita dell’artista, gigante del fumetto. Il Liceo Artistico di Termoli ha collaborato con il Comune di Termoli per il convegno che si è tenuto sabato 11 marzo 2023 presso l’ex Cinema S. Antonio. Gli interventi sono stati moderati dal docente del Liceo Jacovitti Michele Porsia che ha dato il benvenuto agli astanti, ha introdotto la figura di Benito Jacovitti e sottolineato il lustro che l’autore ha dato e continua a dare a Termoli e al Molise. La parola è stata ceduta al Sindaco e all’Assessore Michele Barile che ha reso possibile l’evento seguendo in prima persona ogni fase organizzativa. I saluti dei rappresentanti delle istituzioni pubbliche si sono conclusi con un intervento del Dirigente Maria Maddalena Chimisso che ha sottolineato l’importante ruolo che la figura di Jacovitti ha dal punto di vista pedagogico non solo per gli studenti del Liceo: Jac ci insegna l’esercizio del libero pensiero.
In collegamento da Roma Silvia Jacovitti, figlia del fumettista, ha rivolto parole entusiaste agli studenti del Liceo Artistico e ha sottolineato il forte legame del padre con la sua città natale, un rapporto che continuerà nel tempo. Mina Cappussi, giornalista, ha aperto il tavolo mettendo in evidenza come l’autore abbia saputo negli anni ironizzare con una sagace satira sugli aspetti sociali e politici della società. La censura non lo ha fermato; anzi ha stimolato la fervida immaginazione di Jacovitti che con sapienza ha affrontato anche temi delicatissimi quali la guerra, i totalitarismi, i tabù. Luca Salvagno che continua a far vivere i personaggi creati da Jac, ha spiegato la raffinatezza della tecnica esecutiva di Jacovitti: attraverso un processo creativo lento e attento l’artista ha regalato al grande pubblico dei veri capolavori. Salvagno ha evidenziato quanto sia stato importante per Jacovitti il disegno “tecnico”: la squadratura, l’armonia della composizione nell’impaginato, l’utilizzo dell’assonometria sono caratteri inconfondibili, parte integrante della cifra stilistica di Jac.
Antonio Sarchione, fumettista termolese ha raccontato di come abbia scoperto con meraviglia che Jacovitti fosse nato a Termoli: negli anni trascorsi nella Scuola d’arte di Vasto e in Accademia aveva incontrato e studiato l’autore ignorando questo dato biografico fondamentale. Alessandro Santi ha presentato il suo libro “Tutti i pinocchi di Jacovitti”, frutto di sedici anni di ricerche. Ha asserito che Jacovitti si identificava in qualche modo con il burattino di Collodi. Per tre volte ha illustrato il romanzo, ma ha disegnato tante volte Pinocchio fuori contesto. La serata si è conclusa con la cerimonia per l’annullo filatelico speciale ad opera del Responsabile Commerciale Filatelia di Poste Italiane Marco Di Nicola. Un pomeriggio indimenticabile e denso di spunti non solo di ricerca sulla Storia dell’Arte, ma soprattutto sulla creatività: Jacovitti ha sempre spronato chi si rivolgeva a lui a trovare la propria identità e dunque la propria cifra stilistica. È questo l’augurio che facciamo agli studenti del Liceo Artistico B. Jacovitti di Termoli e a tutti gli artisti in erba!