“Il Liceo Artistico ‘Jacovitti’ ospita gli ‘Angeli della Solidarietà e della Sicurezza’: Un viaggio educativo verso la cittadinanza attraverso il volontariato”

Il Liceo artistico “Jacovitti” di Termoli, nell’ambito delle attività di Educazione civica, ha organizzato un incontro formativo con i volontari dell’associazione “City Angels”, fondata nel 1994 e attiva in Svizzera e in tutto il territorio nazionale, inclusa la regione del Molise. Il presidente Mario Furlan ed un nutrito gruppo di volontari, tra cui la coordinatrice della sede di Campomarino, Anna Maria Petruccelli, “Mulan” in veste di volontaria, hanno colorato l’aula magna con il loro inconfondibile basco blu e la giubba rossa, creando subito un dialogo schietto, coinvolgente ed emozionate con gli studenti e le studentesse del quarto e quinto anno: nelle ultime ore di sabato 9 marzo, hanno illustrato la loro missione, le loro regole di reclutamento e di operatività, compreso l’uso di un nickname identificativo, e le svariate attività umanitarie che li vedono coinvolti. Soprattutto, affrontando le tematiche del bullismo e del “Wilding”, la tecnica di difesa personale ideata dal fondatore Mario Furlan e appresa da tutti i volontari, hanno testimoniato alcune loro esperienze di vita che hanno tenuto acceso l’interesse degli studenti, stimolando una riflessione critica ed al contempo empatica. Ogni storia è stata rivelatrice della complessità delle relazioni umane e della nostra psiche, delle trappole degli stereotipi, del labile confine tra vittima e carnefice, i due lati della stessa medaglia, quella della fragilità tutta umana con cui facciamo inevitabilmente i conti. Le loro stesse storie, però, hanno soprattutto dimostrato la forza straordinaria presente in ogni persona, il potere della cooperazione solidale a partire dalla consapevolezza che tutti prima o poi nella vita possiamo avere bisogno di aiuto e dobbiamo imparare a chiederlo. Fare il primo passo, mettersi al servizio dell’altro, innesca un circolo virtuoso in cui tutto il bene che si dà torna indietro moltiplicato. È questo il messaggio rimasto impresso a studenti e docenti in una preziosa mattinata a scuola.  
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