Seconda edizione di Progress, la fiera del lavoro, del sociale e della formazione dal 20 al 22 ottobre a Lanciano

Quest’anno alcune classi del nostro istituto (III e IV AIN, III BIN, III CIN, III e IV ASA, III e VACH) hanno partecipato, venerdì 20 ottobre, all’evento PROGRESS IN FIERA, previsto a Lanciano, che offriva la possibilità di incontrare 65 espositori tra centri per l’impiego, mondo delle imprese, reti dei servizi al lavoro, enti di formazione ed enti pubblici, non solo della regione Abruzzo. Numerosi sono stati gli appuntamenti dedicati alla formazione, all’orientamento, alle opportunità di lavoro, all’aggiornamento professionale, ma si è trattato anche e soprattutto di uno spazio per favorire occasioni concrete d’incontro tra aziende, selezionatori del personale e formatori. Per alcuni dei nostri allievi è stata la prima occasione per entrare ufficialmente in contatto con il mondo del lavoro e per pensare concretamente ad un’occupazione futura.

L’uscita didattica è iniziata alla stazione ferroviaria di Termoli, dove i ragazzi e i loro accompagnatori hanno preso un treno messo a disposizione da TUA (Trasporto Unico Abruzzese) insieme alle navette per arrivare, poi, dalla stazione di San Vito nell’area fieristica, fuori città.

Ogni classe aveva scelto alcune tra le proposte informative e i laboratori offerti, per cui ogni gruppo si è mosso in modo autonomo: quattro i padiglioni, ricchi di proposte. Tra un workshop e l’altro, i ragazzi hanno potuto raccogliere informazioni interessanti, mettersi alla prova tra colloqui e test psicoattitudinali, conoscere gli ultimi profili professionali richiesti dal mondo del lavoro in continua evoluzione. Si è parlato di nuove professioni, di transizione digitale, di orientamento, di competitività, di formazione continua, dell’impatto della digitalizzazione in ogni settore lavorativo, di intelligenza artificiale in rapporto al mercato del lavoro

Erano presenti anche le università di Teramo, L’Aquila, Bari, e Lumsa di Roma, con la presentazione di nuovi corsi di laurea. Sono state organizzate attività interattive e laboratoriali, di informazione soprattutto in tema di certificazione delle competenze, per aiutare i ragazzi ad acquisire maggiore consapevolezza delle attitudini personali e scoprire un vasto panorama di percorsi formativi con relativi sbocchi occupazionali.

Un incontro particolarmente interessante è stato L’Orientamento 5.0 verso nuovi scenari. Capire il presente per costruire il domani, organizzato da Anpal Servizi S.p.A. Si è parlato di “resilienza”, di competenze autorientative, di visione del lavoro “umanocentrica”, di orientamento continuo, di transizione alle professioni del futuro e di scelte consapevoli e, in quest’ottica, la scuola ha il compito fondamentale di cercare ed offrire ai suoi studenti spazi di consapevolezza e conoscenza di sé che diventano parte integrante dell’offerta formativa. Le competenze tecniche e di studio si evolvono e cambiano, quelle trasversali, invece, le cosiddette soft skills, caratterizzano la persona e la accompagnano per sempre: a queste oggi è necessario dare spazio e modo di crescere, per essere in grado di affrontare vecchi mestieri, nuovi mestieri e mestieri che non esistono ancora. Quali sono i fattori umani su cui puntare allora? Passione, capacità di apprendere, umiltà, realismo, serietà e rispetto, atteggiamento open minden, per migliorare e reindirizzarsi continuamente. Importante, in quest’ottica, nel mondo del lavoro come a scuola, è l’inclusione, parola “magica” che, quando esiste, svanisce perché non ha più ragione di essere menzionata.

Un contributo interessante è stato quello di EURES, un servizio di informazione e consulenza presente sull’intero territorio nazionale e in tutta Europa, che si occupa di possibilità di lavoro e formazione all’estero. Andare all’estero non è una fuga ma un’opportunità per ogni cittadino europeo che ha modo così di testare le proprie competenze trasversali, necessarie per crescere e capire le proprie vocazioni, all’interno di un sistema di mobilità circolare che ti permette poi di tornare a casa arricchito, più sicuro, più pronto, più responsabile.

La discussione è stata ricca di spunti e abbastanza complessa ed ha interessato gli allievi soprattutto quando è diventata fattiva nel dare consigli su come affrontare un colloquio di lavoro, come organizzare un curriculum, cosa sapere prima di proporsi in azienda perché “cercare un lavoro è un lavoro” ed attualmente è sempre più diffusa la modalità di blind hiring, di selezione alla cieca, che mira a selezionare il personale in base al merito, senza condizionamenti da parte del recruiter, per cui occorre essere davvero in grado di dare il meglio di sé durante il colloquio. Sul luogo di lavoro si cresce, si migliora, si impara dai propri errori e ci si prepara al cambiamento.

Ampio spazio è stato dato alla sicurezza, sia quella sui luoghi di lavoro sia quella di ambito sociale, con la presenza dimostrativa di varie forze dell’ordine e simulazioni dei loro interventi: i ragazzi erano molto incuriositi, ad alcuni di loro è stato permesso di visitare all’interno le auto della Polizia e i mezzi blindati.

Lo spazio espositivo ha però anche utilizzato modalità ludiche per interessare i visitatori: c’era un simulatore di comandi per la guida dei treni messo a disposizione da ForFer (Formazione Ferroviaria) dal software molto complesso, dimostrazioni che insegnavano a programmare la traiettoria di un drone, c’erano visori di realtà aumentata che simulavano azioni di salvataggio da parte di Vigili del fuoco e Polizia di Stato, c’era la ricostruzione di una scena del crimine e degli strumenti d’indagine della Polizia Scientifica, azioni simulate con cani antidroga, e tanto altro ancora.

Insomma, è stata una giornata impegnativa e ricca che ha permesso ai ragazzi di imparare in gruppo, dopo tanto tempo in cui modalità formative del genere erano state impossibili o difficili, confrontarsi con coetanei di diversa provenienza, riflettere sul futuro e sulle proprie aspettative, il tutto accompagnato da tante risate, nuove amicizie, qualche “simpatia” nata in modo inaspettato, panini alla porchetta d’Abruzzo, gadget regalati da aziende ed agenzie presenti con i loro stands. Il viaggio di ritorno, come testimoniano le foto, ha portato a casa una truppa esausta ma felice, che qualche passeggero sul treno guardava in modo divertito e, forse, nostalgico.

Speriamo di poter partecipare ad altri eventi del genere, per “poter capire il presente e saper costruire il domani” che forse è il modo migliore di fare scuola.

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